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Dalla bella immagine ricavata dalla nostra piattaforma Meteobrowser si può vedere la sovrapposizione della carta della temperatura centrata per la prima mattinata dell’ 8 Giugno e la distribuzione delle celle temporalesche previste sul Centro Nord Italia alla stessa ora, reduci da aver flagellato ( almeno così parrebbe indicare la previsione ) la Sardegna. Temperature abbondantemente sotto media al Nord, più tiepido come si vede dall’immagine il Sud. Vedremo quanto ancora potrà durare questo maltempo.
In figura immagine con sovrapposizione carta Temperature e Precipitazioni modelli WRF a 10 e 1.1Km
centrata per la prima mattinata del 08/06/2011
Ne approfittiamo per tornare a fare due chiacchere con Giorgio un meteoappassionato (info sulla sua stazione meteo e molto altro sul suo sito meteosancia.altervista.org ) su di un argomento per così dire fuori stagione ma non troppo ( pensiamo all’agricoltura di montagna): le gelate tardive.
Le gelate tardive: un fenomeno per tutte le stagioni
Nonostante la primavera sia ormai inoltrata e le temperature record della prima decade di questo mese, la storia ci ricorda che le gelate tardive non possono essere del tutto escluse dalle previsioni, almeno fino al mese di giugno.
Eventi molto importanti si sono registrate negli anni passati portando i loro effetti, per niente benefici, in quasi tutti i paesi delle medie latitudini. Ovviamente in paesi che si affacciano sul Mediterraneo, le gelate tardive sono molto meno diffuse, ma non si possono escludere a priori. A parità di latitudine ma cambiando continente, si sono registrate minime negative anche nel mese di maggio (Nord Est degli USA), a quote basse le quali hanno portato gravi problemi, in primis alle coltivazioni e all’agricoltura.
Un esempio eclatante è stato il 2005: temperature che nelle zone interne dello stato di New York, a meno di 200 mslm, hanno fatto registrare -1°C il 13 maggio. Negli States, i mesi delle stagioni intermedie, riescono sempre a stupire. Così come si raggiungono basse temperature in Maggio, a Marzo riescono a toccare valori molto elevati, ovviamente tenendo conto sempre delle medie termiche storiche di quel periodo. Un record davvero interessante di qualche giorno fa è sicuramente ciò che è accaduto nello stato del Colorado, a Denver (1600 m). Nel giro di un week end la temperatura è passata dai 29.8°C del sabato pomeriggio ai -7.2°C di lunedì mattina, con addirittura una nevicata nel pomeriggio di domenica.
In figura gelate tardive a fioritura avanzata
Tornando nel vecchio continente, si può osservare che il limite delle gelate tardive si sposta nel tempo, nel corso della primavera, procedendo da sud verso nord e da ovest verso est, come d’altronde giusto che sia. Gelate tardive nella Russia Europea, regioni baltiche ed Est Europa sono frequenti in maggio. Il maggio 2008 per queste zone, ha mostrato quanto la primavera può essere fredda, segnando temperature ampiamente negative in pianura addirittura in Polonia (-2°C diffusi nel NE del paese) quando la media delle minime del periodo si attesta sui 6.5°-7.5°C. L’Italia è interessata da questo fenomeno principalmente nei mesi di marzo e aprile, con qualche raro evento in maggio anche in centro Italia (8 maggio 1957). Le zone che più si “prestano” a questo fenomeno sono zone di pianura e riparate dai venti, che favoriscono la discesa della temperatura grazie al fenomeno di irraggiamento durante un periodo di alta pressione preceduta da un’ irruzione fredda. Indubbiamente i problemi maggiori sono apportati all’agricoltura. Infatti, se la gelata tardiva segue dei giorni miti o caldi, i danni saranno ulteriormente aumentati dal fatto che le piante e le coltivazioni hanno iniziato il loro processo di “risveglio” dall’inverno e in questi periodi sono molto deboli e sensibili alle variazioni climatiche. Per contrastare questi fenomeni, sono utilizzati diversi metodi, che vanno comunque applicati con le giuste tempistiche. Proprio per questo è necessaria una valutazione meteo-climatica per prevedere se in una zona, in un determinato momento, è possibile una gelata tardiva e di che entità può essere.
Avevamo parlato di caldo eccessivo per questa primavera, ed ecco spuntare un blocco ciclonico con una serie quasi continua di perturbazioni. Quando finirà?
Ecco un assaggio di cosa viene prospettato dai nostri modelli per la settimana dal Meteogramma Agro per la zona di Bologna.
In figura Meteogramma Agro per la zona di Bologna.